LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Celestino Magliacane
Il vacillante domani

Quale amor si possa per te provare,

ed insieme, erigere il piedistallo per il futuro,

se poni l’animo nell’angoscia,

per l’azzardo celato nell’oscuro;

nella taciuta incognita dell’essenza umana,

che al rischio incorre, di non averti più.

 

Frutto di tranelli insorti alle spalle,

svelate dal cospetto delle realtà,

descrivono negli occhi della gente la paura ingente,

nell’incognita di un domani debole e vacillante,

rinnegante la luce della serenità.

 

E non cessa di vagheggiar il pensiero,

timoroso, perplesso per quel che l’attende,

in una vita opaca né logica discende,

dove incerto, tutto appare, e perenne non perdura,

ma il solo crudele destino assiste inerte.

 

È lo spettro che tra l’umane genti dilaga,

vivere nel vuoto del deserto della speranza,

ove nessuno possa udir il grido nella lontananza,

quando il dolore affligge le membra,

prive di forze per tirare avanti.

 

Il continuo meditar di una sorte,

che vede tramontar i sogni,

e abbattuti i solidi castelli che alzati sul podio,

con duro vigore e sudato stento,

ora volati via, trascinati dal vento.

 

Perpetuo ed unanime nell’invocare,

da tutti, un domani migliore,

perché dinanzi al volto del destino avverso ed oscuro,

di tale vacillante fine, l’essere mortale non era sicuro.

Nessun commento

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato il tuo commento non andrà direttamente in pubblicazione ma passerà da una convalida della Redazione.
Quando avrai inviato il commento, riceverai una e-mail all'indirizzo che hai inserito nell'apposito campo sottostante contenente un collegamento (link) cliccando sul quale covaliderai il tuo commento che sarà pertanto letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, a insindacabile decisione della Redazione; potranno passare alcuni giorni dalla eventuale pubblicazione. Se il commento verrà pubblicato, allora sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.

Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.

Nominativo (obbligatorio):


Posta elettronica (obbligatoria):

DA LEGGERE PRIMA DELL'INVIO DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).

I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali:

Acconsento Non acconsento