*
Nessuno ha detto tutto in vita.
Chi muore soffia
attraverso la fessura
un vapore di nubi
per chi resta
per chi alzando la testa
di volta in volta
nel bianco ritrova
un profilo
e nel silenzio il farsi
di un discorso
più lento, a prova
di tempo
ma ormai privo
di punti cardinali
un bianchissimo buio
in cui tutto è leggibile
tranne l’essenziale
forma della gioia.
Interno familiare I
La foto sovraesposta.
L’acqua trabocca nel sottovaso.
Come bestia da soma
la casa si piega. In cima
ai corpi non c’è più turbamento.
Non abbiamo saputo
fermarci in tempo.
Wormholes II
Sono vecchia – ti ho detto
cosciente di quanto
mi fossi in altri
perduta.
Eppure ho tremato
come mai prima
come mai trema
qualcosa che è vecchio
come sussulta soltanto
ciò che nuovissimo spunta
da sotto
sbalzato dal vuoto
che lui stesso proietta.
Sophie Scholl
Spetta a noi l’inizio.
Sotto queste bende
l’occhio si ribella
al sonno, al precipizio.
Non aspettate il crollo
il tonfo di macerie!
La voce del futuro
non scagiona.
Al vuoto preferiamo
la sete, il suo bruciore.
Il mondo ha grandi doni
per chi ne ha desiderio.
Non conta se ora vado.
La firma è stata apposta
e il sole splende.
Che vi prende?
Alzate su la testa!
Cambiano le leggi
ma la coscienza resta.
Sophie Scholl, giovane attivista tedesca appartenente alla “Rosa Bianca”, fu condannata a morte per la sua ribellione al regime nazista. Le sue ultime parole furono: “È una giornata di sole così bella, e devo andare, ma che importa la mia morte, se attraverso di noi migliaia di persone sono risvegliate e spinte all’azione?”.
[Poesie tratte da Gli spostamenti del desiderio, Raffaela Fazio, Moretti&Vitali]