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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 17/10/2011 12:00:00
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Tre poesie inedite

di Letizia Dimartino

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*

 

La peluria del braccio, leggera,

il tremore della mano

 

sarei voluta essere una estate malinconica

avrei voluto ciliegie sbiadite

il torrido lungo la schiena

la corrente veloce che solleva le gonne

 

mi rimane questo mese – inaspettato -

la somma dei tuoi occhi.

 

*

 

Noi aspettammo

nel silenzio della stanza

fuori il buio,le auto senza luci

 

così credevo,di non incontrare più

 

se pioveva era l'attesa era una requie

 

uscire per non toccare il corpo

quel cedimento che non sapevo

quale nome avesse

quale ruga o mai sorriso

nascondesse

 

noi alla finestra,a baciare il vetro

la mano che non sfiora

il braccio teso

 

noi aspettammo,finalmente.

 

*

 

Di quando in quando

rovesci il capo

e non parli

 

è allora che si fa buio

scende la sera nella stanza

perdo i miei passi

 

e non so più trovare gli occhi

le labbra ormai dimenticate

potrei anche vacillare

 

e poi lo sento che non sono io

nuvole entrano e spifferi

i mobili al loro posto,come spenti

 

sarei dunque la stessa

gli occhiali al loro posto

la mano sul seno,

forse a sfiorare.



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