IL LUME ACCESO
Il lume acceso non sembra una stella
dai camini fumano sterpi appena colti
mani frettolose saggiano il calore
per non piegarmi ad altra liturgia
seguo l’occhio degli alberi
che guarda fisso il cielo
separando le chiome ad ogni riflesso
di luna in controluce
nell’angoscia di chi senz’odore di casa
sente svanire una preghiera
leggo alfabeti da seminare
come profeta che cammini
da solo tra gente che non ricorda
ciò che toccava
*
LE SPERANZE COMINCIANO A SVANIRE
le speranze cominciano a svanire
e già non ricordi quali fossero
quale tormento
ha impoverito il corso
e che rami stanchi di stormire
entrano nell’acqua pensieri
cerchi altro l’alba non ha sibili
le voci in serbo brillano al respiro del vento
e la riva è la stessa assente il battelliere
cammini coi tuoi compagni
in una fila antelucana di verde
i corpi passati da desideri incerti
l’uomo si riconosce
da cenni rapiti nell’oscurità
[ tratte da L’occhio degli alberi, EdiLet, 2013 ]
