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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 15/12/2013 12:00:00
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Tre poesie inedite

di Maria Grazia Maiorino (Biografia/notizie)

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A te

 

La poesia è una “traduzione dal silenzio”.

Charles  Simic

                  

Prendo i vostri versi come ostie

-amici- da silenzio a silenzio

passando per un lento scioglimento

di parole fra lingua e palato

con le dita e le orecchie tese

ad ascoltare impalpabili suoni

che ci guardano come stagliati

sulla pagina bianca

 

Abitare i vostri paesaggi – amici –

è il terzo occhio che si apre

goccia rubata al miele della mente

 

 

Italia

 

Come un fungo in pellicciotto maculato

davo la mano all’albero grande

tronco scuro nascosta la chioma

oltre la rigida falda del cappello

 

Padre trapiantato in una piazza

conchiglia con la fontana rotonda

tra cedri del Libano e abeti

la tua terra è rameggio di castagni

scabra tenacia degli uliveti

oscillanti ceste nei tramonti

colmi di succhi e aromi

 

Incisa nella somiglianza e ombra divisa

la tua terra è insuperata distanza

che la memoria vorrebbe riunire

cucendo quest’ Italia con toppe d’Arlecchino

che forse solo il mare saprà raccontare

con le mille voci dello spaesamento

e le montagne stregate pregate

come paradisi mai scalati

 

 

A Maria

 

“Benedico tutto il mondo”

con ultime parole di papessa

dalla terra ti eri sollevata

e a chi ti consolava

di essere ancora nel tuo letto

“moriamo allora”

abbandonandoti di nuovo in quell’altrove

già diventato luogo familiare

 

Cerchiamo parole ultime

per risarcire i saluti mancati

l’andarsene improvviso dei nostri cari

forse per esercizio a morire

 

 


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