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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 05/02/2018 12:00:00
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Il tempo delle parole

di Francesca Anselmi

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5

 

Muto corpo,

corpo che muta,

che nel tenpo trasmuta.

 

Corpo-passaggio

in spazio-tempo

tra forme, orme.

 

Corpo incorporeo

fluttua, sospeso.

 

Corpo che vive,

ognuno è uno,

contrapposti, diversi,

solo per natura identici,

embrioni nascenti,

corpi morenti.

 

 

8

 

L'ideale che arde dentro l'uomo

lo rende pari alla fiamma

che scoppietta, vibra,

si innalza.

 

Sia forte convenzione

o chimerico sogno,

mai potrà essere spento

dal primo alitare di un vento.

 

 

9

 

Colmare quel senso di vuoto,

entrarci dentro, abbandonarsi.

Superare il sottile confine

tra realtà e immaginazione.

 

Mi pervade un senso di pace,

ondeggia leggera dentro al mio niente

che il tutto racchiude.

 

 

10

 

Un cerchio sospeso

oscilla nel nulla

tra spazio e tempo.

Socchiudo gli occhi.

Mi immergo nell'indicibile quiete.

 

Schiudo le palpebre.

Fosse così ogni mio risveglio.

 

 

40

 

Chi sei tu

che nella notte visiti le mie stanze,

ti aggiri furtivo,

aliti vicino al mio letto?

 

Chi sei

per far sì che il mio sonno

non possa trovare pace?

Almeno per questa notte

lasciamio riposare.

Concedi al mio spirito

di placare queste visioni.

 

Sii clemente

e nel silenzio

oltrepassa la mia soglia.

 

 

[ da Il tempo delle parole, Francesca Anselmi, Edizioni Gazebo ]

 

 


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