:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 27/06/2011 12:00:00
Pagina aperta 3926 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Fri Apr 19 03:07:00 UTC+0200 2024

Mani prigioniere (inedito)

di Francesca Simonetti (Biografia/notizie)

« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
Invita un utente registrato a leggere la poesia della settimana »
# 14 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »


Si deformano i boschi e pure il mare

se lo specchio incrinato li scorge

                        con strabico dolore –

copri, tempo, gli specchi:

tutto è chiuso nella memoria –

il passato ed il futuro che si ripeterà

nel bene e nel male quando

                       pure l’amore resterà senz’ali

prigioniero di strade desolate –

assenti i viandanti – ombre

intruse senza corpo – solo la parola connubio

                      di spirito e sangue

s’imprime sulla carta eternandosi –

ma quando sullo schermo del computer

si ferma, è come se mi guardasse

dentro le pupille, ammonendomi

come uno specchio segreto – l’alter ego –

magnetica forza della giovinezza

impressa nello spazio, in ogni forma di vita –

in ogni pietra, in ogni punta di roccia

che sul mare si protende

come le mani prigioniere

d’un lontano giardino senza fiori

né conchiglie rubate al mare

e poi nascoste  negli strati profondi –

sicuro porto dove neppure l’uragano

che potrà scuotere la quiete

                      tenace oasi – caparbia volontà

d’eternare la vita, l’amore.



# 14 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »