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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

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Coro

di Paolo Febbraro

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Ti chiedessi di dirmi
“Ti amo”, non dirlo.
So che le tempeste
non sanno parlare, che forse
per esse è impossibile
saper quali sono
le cose da non toccare.


Al padrone le feste
del cane, il rotolare
dei venti su creste
rampanti di mare
e tutte le cose leggere
viventi in natura
io so che non hanno paura
di altezze o di voli;
pure, una cosa sola
ignorano completamente:
le gabbie della parola,
le nuvole della mente.
Non hanno discorsi
solitari e muti:
si esprimono in coro.


E tu come loro.

 

 

[ poesia tratta dalla rivista TRAME, gennaio-giugno 1993, Anno V,  N. 10. Redazione Roberto Deidier, Marina Guglielmi ]

 


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