Pubblicato il 10/06/2011 19:01:37
AFRICA, madre mia, il mio cuore geme sotto il dolore dell'oppressione, le mie ciglia non respingono più l'acqua amara delle mie lacrime di fronte alle estorsioni che lacerano il tuo corpo. In piedi Africa, madre mia, prendi coscienza della tua forza la tua resistenza farà da scudo ai mistificatori. Se il lavoro è la via della salvezza l'unità è il pegno della sopravvivenza. Io piango lo spoglio dallo straniero civilizzato che rovescia le mani piene lasciandoci nella povertà. Qui e ora ho bisogno: fermare e imbavagliare l'ospite senza ritegno. Africa, madre mia, ti svilisci testimone dell'eredità preziosa degli ancestri. Ahimé! Il salvatore ha segnato la tua strada a perpendicolo nelle tenebre della tradizione per piantare la bandiera dai sconosciuti colori. Che spreco! Indipendenza, cerchiamo i riferimenti ritroviamo i nostri marchi per affrontare la giungla planetaria. Io, tuo figlio, conosco la tua condizione ho succhiato sangue dai tuoi seni afflosciati. Figlio d'Africa, insieme realizziamo i nostri pensieri e le nostre azioni. Zampilli del letamaio dove sguazza la nostra Madre Africa.
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