Pubblicato il 15/12/2011 20:57:21
L’abbraccio malinconico della valle di brina ammantata colora d’argento e nostalgia la mia mattina.
Sul sentiero silente le ultime foglie ingiallite turbinano nell’eco dei tuoi passi in dissolvenza.
Vacue salgono al cielo le memori ore nel segno incolmabile dell’assenza.
All’orizzonte della mia solitudine spoglie le nere trame dei faggi si confondono con le perdute stagioni porpora nel bianco e nero d’un inverno senza fine.
Come il ricordo bruciante del tuo ultimo sorriso, padre mio, all’alba dell’addio m’incendia il cuore ancora.
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