Pubblicato il 18/05/2012 12:35:50
La fonte inconcepibile
Il tuo seno è in quell’ombra
che accompagna la veste composta nella luce recisa da tempeste mai del tutto in penombra placate: nella luce è il tuo seno stellare, dopo il cielo, oltre il mare. Quando guardo la curva celeste e l’infinita perdita della luce che lenta tra le dita e il respiro s’incurva, su quell’ombra traluce ancora in lontananza l’anima mia che danza. Chi scioglie le trecce là nella penombra? Chi con boscherecce insidie nell’ombra si nasconde? È Amore dunque l’ultima luce? La fonte inconcepibile che dal nulla conduce il sole su ogni fiore è l’ombra irraggiungibile della tua identità, della mia cecità? Io più non vedo l’ombra, né sorgente né foce ma penso solamente: la luce è quella voce persa nella penombra quieta della tua mente. E sempre e sempre vaga dal cielo alla mia piaga. Il tuo seno è luce e la luce è voce che chiama e conduce in pace alla foce.
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