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Vampiro

di Violante Brandolini d’Adda
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Pubblicato il 10/07/2012 14:13:03

VAMPIRO

 

O invidia radice di mali infiniti,

 verme roditore di tutte le virtù

 

Miguel de Cervantes – Don Chisciotte

 

 

Tu non senti,ma invidi.

Tu non guardi, ma ti specchi,

come una pianta che si avvinghia, tu, vampiro, ti colori

del rosso del mio sangue.

Quando vedi riflessa negli occhi la felicità altrui

ti accontenti e come un mendico tendi la mano a chiederne un po’.

Nelle masse ti confondi e rubi il sorriso

sui volti degli altri.

Tu invidi, controlli tutto, dio onnipotente,

senza vergogna, non senti, le tue mani non tremano,

il tuo sguardo appuntito riflette le mie emozioni

e come un boomerang me le restituisci impallidite,

guastate, artificiose come le parole di un attore.

Lampada bluastra oscilli, inosservato, tra te e me,

e, senza confini, mi abbagli.

Nato cieco hai imparato a riconoscere gli oggetti, il bastone

ti aiuta, li tocca…Tu ricordi, ma non vedi,

non senti, e dietro di me ti appendi,

fantasma dalla coda di piombo.

Tu regali la somiglianza travestita,

tu la indossi per scappare in un’altra.

Dietro di te lasci  vestiti di scena, parole non dette,

sorrisi smorzati, tu hai tra le mani il vento

e come piedistallo la neve, che lentamente si scioglie.

Tu invidi la felicità che ho di amarti, tu cerchi di copiarla, ma non potrai mai raggiungerla:

Questa felicità è mia e la regalerò a chi l’ha già.

 



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