Pubblicato il 26/08/2012 14:28:44
Mi specchi il fulgore del tuo riso - quando si mostra lupo, e non agnello - tosato da tristezza in desolato amore.
Illuda acuminato agnello - tosato lupo da vano amore per desolata fame a vita necessaria.
Mi innalzi il bagliore dei tuoi denti - quando veleggia alto sui ricordi - incatenati ai remi da un’ ombra che non muore.
Discenda la spada dei tuoi denti - a spezzare catene imprigionate nell’ombra moribonda che genera il pensiero.
Ci guardi la luce del Suo raggio - quando notturnamente risplendiamo - offerti nel silenzio in alba d’ostensorio .
Guardiamo il raggio nella Luce che è silenzio vibrante d’ostensorio - parola offerta all’alba da notte sconosciuta.
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