Pubblicato il 21/09/2012 17:17:09
Ammanti onde d’asfalto e putridume che invochi verso l’alto a rammentare ombre rinate in curve di barlume nel tempo chiuso e crepuscolare. D’incanti era suadente la collina, se angelica compagna mattutina le era l’arcatura di tua mente che divagava in sconfinato niente a ruota immaginaria d’infinito. E il tempo ti sceglieva sua reggente. Solo si può inseguire chi è fuggito.
Mentre ancora ti sta sorgendo un viso immaginario, e immaginando vedi nascere occhi a linfa di sorriso, su nubi imprecisate muovi i piedi parlando con te stessa eppure altra. E in chant royal fai investitura scaltra. A me regina e sola ancella, luna, passaggio rovesciato oltre una cruna dove non so distinguere l’ordito datomi in trama a disvelar fortuna. Solo si può inseguire chi è fuggito.
Quando è deserta carne il corpo, e solo, a naufragare in gesti quotidiani che migrano nell’aria in muto stuolo, acqueo velame svela sogni vani. Come perduta stella in altre rotte ritrova sue compagne, tu di notte mi indichi dall’alto eteree sfere chiamate dal sestante a rimanere. E su celeste oggetto punto il dito, stornando l’orizzonte da chimere. Solo si può inseguire chi è fuggito.
In luce di pensiero che sprofonda fin dove s'era incatenato il sole, ritrovi le tue ali nella fonda tra ancore incagliate, dove duole ancora come allora aver smarrito l’origine di un canone infinito. Ascolti pure note solfeggiare congiunte nella scala a voci chiare. Le unisce e le separa suono ardito come amante si muta all’anulare. Solo si può inseguire chi è fuggito.
Accarezzi una pelle evanescente tra palpebre dischiuse nel godere. Sul limite è rugiada trasparente offrire questo dono al tuo piacere. Ma in specchio opalino fa riflesso silenzio su silenzio di se stesso. Acini ignari d’ogni spremitura, succo dolcissimo della natura, danzate nel chiarore già svanito che della luna è dono a sua sventura! Solo si può inseguire chi è fuggito.
Fuite Royale
Solo si può inseguire chi è fuggito. Ammanti onde d’asfalto e putridume Mentre ancora ti sta sorgendo un viso. Quando è deserta carne il corpo, e solo, In luce di pensiero che sprofonda Accarezzi una pelle evanescente. Solo si può inseguire chi è fuggito.
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