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Cinema, una passione senza fine.

Argomento: Cinema

di Giorgio Mancinelli
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Pubblicato il 11/06/2016 05:37:57

CINEMA…CHE PASSIONE!
By Gio-Ma in collaborazione con Cineuropa News

Visioni Incontra: una nuova sezione industry per i professionisti del documentario.
di Vittoria Scarpa

25/05/2016 - Il 2° Festival Internazionale del Documentario "Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà", a Milano dal 5 al 9 ottobre 2016, dedica una finestra ai progetti italiani work-in-progress.Il Festival Internazionale del Documentario "Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà" lancia per la sua seconda edizione, che si terrà a Milano dal 5 al 9 ottobre 2016, una nuova sezione industry: Visioni Incontra, dedicata ai progetti italiani di documentari work-in-progress. Organizzata in collaborazione con Lombardia Film Commission, la nuova sezione si propone di selezionare film documentari italiani in fase di lavorazione, con particolare riferimento alla realtà contemporanea, per presentarli in una sessione di pitching a un pubblico di professionisti del settore, composto da commissioning editor televisivi, distributori, produttori indipendenti, agenti di vendita, direttori e responsabili di festival italiani e internazionali, e di fissare appuntamenti individuali con ognuno di loro. Visioni Incontra offrirà inoltre la possibilità di esplorare il panorama audiovisivo attraverso tavole rotonde e presentazioni.
Per partecipare alla sezione Visioni Incontra, che si svolgerà i primi due giorni del festival (il 5 e 6 ottobre), è necessario compilare la scheda di pre-selezione disponibile sul sito, sezione industry. Le domande di ammissione con i relativi progetti dovranno essere inviati entro il 31 luglio 2016. I progetti dovranno essere presentati da produzioni indipendenti e già finanziati per il 40% del budget preventivato. Una commissione composta da esperti assegnerà il premio del valore di 2.500 euro al miglior documentario work-in-progress. Il Festival Internazionale del Documentario "Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà" è organizzato da UniCredit Pavilion e dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ, con il sostegno di Rai Cinema, in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà e Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani.

The future of online distribution for European films discussed at Cannes' EFAD roundtable.
by Paraskevi Karageorgu.

24/05/2016 - CANNES 2016: The event concluded that “collaboration” and “community” are the most important factors in fostering the online distribution of European works across the EU. The conclusions from the European Film Agency Directors (EFAD) roundtable "How to foster online distribution of European works across the EU? Priorities for public and private actors", which took place at the 69th Cannes Film Festival on 17 May, were clear for all to see. In order to foster the online distribution of European works across the EU, the main issues to be tackled are: providing accessibility, prioritising, fighting piracy, and dealing with the lack of financing and infrastructure. Among the many speakers at the forum, which was organised in collaboration with the CNC and the European Commission as part of the European Film Forum, were Martin Kanzler, a film-industry analyst at the European Audiovisual Observatory; Jacek Fuksiewicz, advisor to the director for film production and European affairs at the Polish Film Institute; Edith Sepp, director of the Estonian Film Institute; Marco Chimenz, president of Cattleya; Pierre-Alexandre Labelle, founder of Under the Milky Way; and Frédéric Bereyziat, deputy director general of UniFrance. The forum also focused on the challenges of financing audiovisual works and defining the role of public policies in stimulating investment (read the news).

The president of the European Film Agency Directors, Peter Dinges, pointed out that one of the most important things to be done is prioritising, as it is problematic having to provide online accessibility and promotion for all 1,600 films that are produced every year in Europe. However, on the other hand, he noted that in some European countries, even the most popular films, such as the European Film Award winners, are not accessible (in either physical or digital form), and this issue needs to be tackled. Also, accessibility was acknowledged as a problem owing to the following three obstacles: technical, legal and linguistic barriers. There is an urgent need to find legal solutions that would fight piracy, as well as linguistic solutions, via subtitles, so as to promote distribution.
Lucía Recalde, head of the MEDIA Unit of the European Commission, summarised the outcomes of the forum’s discussions with the word “collaboration”, as collaboration between the Commission, countries, distributors, theatres and VoD platforms is what, in her view, would foster the online distribution of European films across the EU. She also pointed out that providing a legal offering of VoD platforms would be the best weapon to fight against piracy. Speakers also acknowledged that a lack of capital is one of the major issues to be tackled, and the proposed solutions to this obstacle included the establishment of stronger collaboration between the private and public sectors, and the provision of venture capital and simple loans, through which new ideas would be given an opportunity to develop and the Digital Single Market would be nurtured.
Giorgio Gosetti, director of the Venice Days and the moderator of the session, concluded that in today’s globalised world, in which the American market reigns supreme, Europeans should not copy strategies, but rather invent something new, and in this context, the idea of community (either virtual or physical) could be a fantastic opportunity for this.

Globi d’Oro, vince Lo chiamavano Jeeg Robot.
di Camillo De Marco

10/06/2016 - Miglior opera prima è L’attesa di Piero Messina. Premiati Elio Germano per la sua interpretazione in Alaska e Ondina Quadri per Arianna.
L’Associazione della Stampa Estera in Italia ha assegnato ieri sera i Globi d’Oro 2016, giunti alla 56a edizione. Miglior film di quest’anno per i giornalisti stranieri è Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. La motivazione del premio: Un premio doppiamente motivato. Perché confronta per la prima volta il mondo coriaceo della periferia romana con la carica esplosiva della “science fiction”. Perché si è imposto all’attenzione di tutti grazie ad uno straordinario passaparola.
Assegnati anche i due premi speciali: il Gran Premio della Stampa Estera a Fuocoammare di Gianfranco Rosi e il Globo d’Oro alla Carriera a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni.

L’elenco dei premi:

Miglior Cortometraggio
Tra le dita – Cristina K. Casini
Miglior Documentario
If Only I Were That Warrior – Valerio Ciriaci
Miglior Musica
Carlo Crivelli – Sangue del mio sangue [+]
Miglior Fotografia
Fabio Zamarion – La corrispondenza [+]
Miglior Opera Prima
L’attesa [+] – Piero Messina
Miglior Commedia
Perfetti sconosciuti [+] – Paolo Genovese
Miglior Sceneggiatura
Ivan Cotroneo e Monica Rametta – Un bacio [+]
Miglior Attrice
Ondina Quadri – Arianna [+]
Miglior Attore
Elio Germano – Alaska [+]
Miglior Film
Lo chiamavano Jeeg Robot [+] – Gabriele Mainetti
Gran Premio 2016 della Stampa Estera
Fuocoammare [+] – Gianfranco Rosi
Globo d’Oro 2016 alla Carriera
Nicoletta Braschi e Roberto Benigni

Capalbio | Future Storyteller Lab con il regista di Star Wars: Episodio IX.
di Cineuropa

25/05/2016 - Colin Trevorrow sarà il tutor dell’innovativo workshop di formazione internazionale, dedicato ai cambiamenti di storytelling grazie alle nuove tecnologie
Dopo aver accolto nel 2015 il primo Italy | Sundance Institute Screenwriters Workshop, Capalbio International Film Festival presenta nel 2016 il suo innovativo Capalbio | Future Storyteller Lab (29 giugno - 2 luglio), workshop di formazione, dedicato ai cambiamenti di storytelling grazie alle nuove tecnologie, con un altissimo livello di tutoraggio proveniente da Hollywood. E un mentore di eccezione: Colin Trevorrow, regista di Jurassic World e del prossimo Star Wars: Episodio IX.
I partecipanti - i posti disponibili sono 6 - saranno invitati ad una serie di panels sui formati e tecnologie innovative, a cura di operatori del settore di alto livello, per ampliare la mente su cosa c'è in serbo per il futuro del cinema. I panel riguarderanno: Video Mapping: il cinema proiettato sull’architettura - in collaborazione con il Kernel Festival, affermata manifestazione italiana del settore; Videogioco: interattività e nuove piattaforme di creazione e diffusione - in collaborazione con AESVI (Associazione Italiana Sviluppatori Video Giochi) e lo studio IV Productions; #Storyboomers: il documentario al tempo dei selfie e dei You-Tubers - con Ayelet Albenda e Doc.it; Realtà Virtuale: 360° di innovazione - in collaborazione con OSVR.
Il programma del Lab include un esclusivo panel sul futuro del cinema con Colin Trevorrow insieme alla presentazione di una sezione di corti VR offerta da South by Southwest (SXSW). Grazie alla partnership com MIA - Mercato Internazionale dell’Audiovisivo e Fondazione Cinema per Roma, verrà premiato uno dei progetti iscritti per partecipare al mercato romano tra il 20 e il 24 Ottobre.
Il Capalbio | Future Storyteller Lab è aperto a registi professionisti provenienti da tutta Europa. L'intero lab si svolgerà in lingua inglese. I candidati devono avere una versione inglese della presentazione del progetto e un buon livello di conoscenza della lingua. Il progetto è riferito ai registi che hanno già prodotto dei cortometraggi e che attualmente lavorano al loro primo o secondo progetto di lungometraggio. L’obiettivo è di avvicinare i registi contemporanei alle nuove tecnologie senza tralasciare l’essenza del proprio progetto: la narrazione.
Storyteller Lab.
Dopo aver accolto nel 2015 il primo Italy | Sundance Institute Screenwriters Workshop, Capalbio International Film Festival presenta nel 2016 il suo innovativo Capalbio | Future Storyteller Lab.
Invia i tuoi progetti per vincere uno dei 6 posti disponibili per il nostro innovativo workshop di formazione, dedicato ai cambiamenti di storytelling grazie alle nuove tecnologie, con un altissimo livello di tutoraggio proveniente da Hollywood. Mentore d' eccezione sarà Colin Trevorrow, regista di Jurassic World e del prossimo Star Wars: Episodio IX. Il tutore che lavorerà ogni pomeriggio sul progetto dei 6 registi selezionati, in collaborazione con Sources 2, l'iniziativa europea di grande fama che da oltre 20 anni accompagna gli autori in tutta Europea sarà Eric Sterling Collins (sceneggiatore di numerose produzioni francesi e americane, serie TV e videogiochi).
I partecipanti saranno invitati ad una serie di panels sui formati e tecnologie innovative, a cura di operatori del settore di alto livello, per ampliare la mente su cosa c'è in serbo per il futuro del cinema. I panels saranno:
- Video Mapping: il cinema proiettato sull’architettura - in collaborazione con il Kernel Festival, affermata manifestazione italiana del settore;
- Videogioco: interattività e nuove piattaforme di creazione e diffusione - in collaborazione con AESVI (Associazione Italiana Sviluppatori Video Giochi) e lo studio IV Productions;
- #Storyboomers: il documentario al tempo dei selfie e dei You-Tubers - con Ayelet Albenda e Doc.it;
- Realtà Virtuale: 360° di innovazione - in collaborazione con OSVR.
Il programma del Lab include un esclusivo panel sul futuro del cinema con Colin Trevorrow insieme alla presentazione di una sezione di corti VR offerta da South by Southwest (SXSW). Grazie alla nostra partnership com MIA (Mercato Internazionale dell’Audiovisivo) e Fondazione Cinema per Roma, verrà premiato uno dei progetti iscritti per partecipare al mercato romano tra il 20 e il 24 Ottobre.
Il Capalbio | Future Storyteller Lab è aperto a registi professionisti provenienti da tutta Europa. L'intero lab si svolgerà in lingua inglese. I candidati devono avere una versione inglese della presentazione del progetto e un buon livello di conoscenza della lingua. Il progetto è riferito ai registi che hanno già prodotto dei cortometraggi e che attualmente lavorano al loro primo o secondo progetto di lungometraggio.
Obiettivi: avvicinare i registi contemporanei alle nuove tecnologie senza tralasciare l’'essenza del proprio progetto: la narrazione.
Date: 29 giugno > 2 luglio
Costo: 500 € per il pass lab, che comprende alloggio, pasti e accesso a tutte le proiezioni del Capalbio International Film Festival. Il viaggio per Capalbio sarà a carico dei partecipanti. Se selezionato, la quota d’iscrizione per il pass dovrà essere versata entro il 15 giugno, attraverso il Paypal o bonifico bancario . La partecipazione verrà confermata solo a pagamento ricevuto.
I risultati della selezione saranno resi noti entro l’8 giugno.
Per ulteriori informazioni : lab@capalbiocinema.com

In programmazione sugli schermi:

“Il traduttore”: manipolare la realtà è un gioco di parole.
di Vittoria Scarpa
26/05/2016 - Claudia Gerini è protagonista col giovane Kamil Kula del nuovo dramma noir di Massimo Natale, una coproduzione italo-polacca in uscita oggi con Europictures
“Non si mischiano i tovaglioli con gli strofinacci” è una frase pronunciata più volte nel nuovo film di Massimo Natale, Il traduttore . Qui, “tovagliolo” e “strofinaccio” sono Anna (Claudia Gerini), raffinata gallerista rimasta da poco vedova, e Andrei (il polacco Kamil Kula), 22enne immigrato dalla Romania, in cerca di fortuna. Due mondi che probabilmente non si incrocerebbero mai se non fosse che Andrei, oltre a fare il pizzaiolo la sera, è un traduttore plurilingue, e Anna lo ingaggia per tradurre il misterioso diario di suo marito defunto, scritto in tedesco. Ma quanto sono fedeli le traduzioni di questo giovane arrivista, disposto anche a manipolare la realtà per raggiungere i propri scopi?
E’ sull’ambiguità, l’opportunismo, l’ambizione che ruota questo dramma noir, non di certo sull’amore: Anna e Andrei, pur cedendo presto ai richiami della carne, non si amano neanche un momento. Lei trova in lui un conforto effimero in un momento irrisolto della sua vita; lui vede in lei la possibilità di un’ascesa sociale. Ascesa, promozione, riconoscimento: le stesse cose cui aspira l’ostinata ispettrice di polizia interpretata da Anna Safroncik, che si serve delle traduzioni di Andrei, chiamato ad ascoltare ore e ore di intercettazioni, per incastrare un trafficante di droga rumeno e fare la sua bella figura, costi quel che costi.
“E’ una girandola di caratteri e personalità diverse, al cui centro c’è Andrei, un 22enne che si trova catapultato in un paese straniero”, spiega il regista, al suo secondo film dopo L’estate di Martino [+]. “Questo ragazzo aspira sicuramente a qualcosa di più che fare il pizzaiolo. Vive in un mondo che gli sta stretto, lo vediamo sorridere solo quando va nella galleria di Anna, tutto vestito bene, perché è quello il mondo al quale aspira”. Il tema dell’integrazione è ben presente nel film, in particolare nei confronti tra Andrei e il suo coinquilino ucraino (Piotr Rogucki), che lo invita a restare con i piedi per terra, perché tanto, “loro ci guarderanno sempre con disprezzo”.
Intreccio di umanità sfaccettate e di nazionalità varie (Andrei ha anche una fidanzata in Moldavia in attesa del permesso per raggiungerlo in Italia), Il traduttore, che si avvale della fotografia di Daniele Ciprì, è stato girato interamente a Trento (in collaborazione con Trentino Film Commission) ed è una coproduzione italo-polacca. Nel cast, anche Silvia Delfino e Marcello Mazzarella. Il film esce oggi, 26 maggio, nelle sale italiane con Europictures.

!!!!!!!La lunga estate di cinema all'isola Tiberina!!!!!!
di Vittoria Scarpa

09/06/2016 - Comincia oggi la 22ma edizione de L'Isola del Cinema, 90 giorni di proiezioni, incontri, eventi dedicati al cinema italiano e internazionale, nella suggestiva location sul Tevere, a Roma.
E' il festival italiano più lungo che c'è: 90 giorni di proiezioni, incontri, eventi speciali dedicati al cinema nazionale e internazionale. Da oggi fino al 4 settembre torna sull'isola Tiberina, a Roma, L'Isola del Cinema, che quest'anno festeggia la sua 22ma edizione intitolata Hollywood sul Tevere, per celebrare il ritorno dei grandi set internazionali nella capitale. Si partirà stasera con Spectre [+] di Sam Mendes, che proprio lungo il fiume romano ha ambientato una delle sue scene più avvicenti, ma ampio spazio sarà dato anche alle cinematografie dei paesi europei.

Duecento in tutto sono le opere in programmazione, ospitate in quattro sale. La sezione Isola Mondo, realizzata in collaborazione con le ambasciate e gli istituti di cultura, ospiterà 15 film provenienti da Bulgaria, Francia, Portogallo, Spagna, ma anche Australia, Brasile, Giappone, Israele, Messico, Nicaragua. Dalla Bulgaria, in particolare, arrivano tre opere inedite che saranno programmate nell'ultima settimana di luglio: Sadilishteto (Il giudizio), Svetat e golyam i spasenie debne otvsyakade (Il mondo è grande e la salvezza ci aspetta dietro l'angolo) e Tilt. Altre 15 opere europee dell'ultima stagione, presentate nei maggiori festival cinematografici internazionali, sono in programma nella sezione Europa Europa.

La Francia è il paese protagonista della sezione European Woman Filmmaker che celebra il talento registico femminile attraverso la selezione di cinque opere recenti, tra cui l'ultima della cineasta Céline Sciamma Diamante nero che a Roma incontrerà il pubblico. Torna poi per la quarta edizione la Rassegna Romana del Cinema Catalano, con la proiezione di tre lungometraggi e un documentario, tra cui Barcellona notte d'inverno di Dani de la Orden. Il regista croato Dalibor Matanić incontrerà il pubblico per parlare di Sole alto, film vincitore del Premio Un Certain Regard a Cannes.

Tra i tanti titoli che si potranno vedere o rivedere sull'isola Tiberina ci sono i migliori della stagione: il film record di incassi Quo vado? con Checco Zalone, il visionario Bella e perduta di Pietro Marcello, Room di Lenny Abrahamson con il premio Oscar Brie Larson, Carol di Todd Haynes, La corrispondenza di Giuseppe Tornatore, Alaska di Claudio Cupellini. Tra gli ospiti attesi, Carlo Verdone per L'abbiamo fatta grossa, da lui diretto e interpretato; Massimiliano Bruno che introdurrà Gli ultimi saranno gli ultimi; Paolo Genovese e parte del cast di Perfetti sconosciuti; Gabriele Mainetti e gli interpreti di Lo chiamavano Jeeg Robot ; Stefano Sollima (che, come annunciato nei giorni scorsi, dirigerà il sequel di Sicario) che parlerà del suo Suburra .

Ampio spazio alla sezione Fuoco sul reale che proietterà 15 tra i documentari più apprezzati nei festival internazionali. Tra questi, Napolislam di Ernesto Pagano, sulla conversione all'Islam di dieci napoletani; Fuocoammare [+] di Gianfranco Rosi, Orso d'Oro alla Berlinale; Il sale della terra di Wim Wenders e The Look of Silence di Joshua Oppenheimer. La musica sarà protagonista con il documentario di Amy J. Berg su Janis Joplin, Janis: Little Girl Blue; il doc premio Oscar Amy - The Girl Behind the Name di Asif Kapadia, su Amy Winehouse; e Jimi - All Is by My Side, biopic su Jimi Hendrix scritto e diretto da John Ridley.

Il Premio Groupama Assicurazioni Opera Prima e Seconda sarà assegnato il 27 luglio al miglior regista esordiente o alla sua seconda esperienza dietro la macchina da presa: in concorso, oltre ai già citati Gabriele Mainetti e Stefano Sollima, ci sono Alberto Caviglia (Pecore in erba, Piero Messina L'attesa, Laura Morante Assolo e Davide Grieco La macchinazione.


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