Pubblicato il 11/01/2013 16:33:41
Dimmi, dimmi sorvolando la caduta - come battere talloni d'ali a invettarsi in nicchia di spirale - dimmi: quando la fuga guarda nel pianoro, le palpebre due bende (lo sappiamo) su fuochi spenti da pietà.
È sempre più perduto - o forse in calpestati gigli ritrovato - l'eterno
quell'amore masticato in poltiglia così troppo dolce per uccidere - o guarire.
Resta nell'amplificarsi del respiro che gli organi attraversa come colomba che raccoglie minuscole umide fronde- poi raduna.
Così riparo e così distanza - solo quello che permette cielo fin dove sei -
fin dove si apre il vento.
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