LA DANZA MACABRA:
Danzano
in una sala dai vaghi sapori
fantasmi
lontani dalla gloria degli albori
immersi
fra miriadi di opachi/dorati colori
in un' atmosfera di languidi odori.
Nebbie
nei sinistri giardini delle statue spettrali
si addensano
nei cunicoli dei sotterranei abissali
e resuscitano
dalla pace dei luoghi cimiteriali
i morti
dolenti figure viscerali.
Nell' aria un grammofono spande
una tetra musica
mesta.
LA FUGA:
Cantano
sotto le finestre di bionde ossa femminili
spiriti irrequieti;
in questi luoghi,
nelle tenebre,
inquieti.
Spettri opachi volano in cielo
sfregiando grigie catene;
dietro di loro
nel silenzio
un velo.
Cavalieri senza testa infuriano
cavalcando neri cavalli
verso una macabra festa.
Nell' aria un grammofono spande
una tetra musica
mesta...
LA PROFEZIA
... Mi sovviene del gargoyle nella roccia la testa
e le fauci
e la bocca aperta.
Infondo agli occhi ha rossi bagliori,
come vive scintille degli albori.
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