Pubblicato il 15/02/2013 08:42:23
'Canzone', da "La fiamma delle labbra" - Ed. Corriere della Sera 2012
L'usignolo ha una bella canzoncina -
Una canzone funebre per la mia testolina.
E' - fiorita baldanzosa - è cresciuta col coltello.
E ora a un tratto si è messa a penzolare, come morta.
Pensieri miei, pensieri! Dolore alla tempia e alla nuca.
Ho sperperato la giovinezza senza tempo, senza limiti.
Com'è accaduto, com'è stato, io stesso non lo capisco.
Di notte mi premo sul petto un duro cuscino.
Fluisci, sonora canzone, versa il trillo triste.
Nel buio mi sembra di abbracciare l'amata.
Oltre la finestra la fisarmonica e la luce della luna.
Io so soltanto che l'amata non l'incontrerò più.
Ehi, amore di viburno, sangue - aurora di ciliegia.
Come una vecchia chitarra e una nuova canzone.
Con gli stessi sorrisi, la gioia e i tormenti.
Cantati dai nonni, e ora cantati dai nipoti.
Bevete dunque, nella giovinezza, colpite la vita senza
sbagliare mira -
Tanto l'amata sfiorirà come un ciliegio selvatico.
Io ho smesso di fiorire, non so dove. Nell'ubriachezza
forse? Nella gloria?
In gioventù piacevo, ora mi hanno lasciato.
Perché è bella la canzoncina dell'usignolo.
Una canzone funebre per la mia testolina.
E' fiorita baldanzosa, è cresciuta col coltello.
E ora a un tratto si è messa a penzolare, come morta.
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