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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Antologia proustiana 2018 - Cherchez la femme: partecipa


Evento/notizia/comunicazione, proposta di LaRecherche.it

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Pubblicato il 14/04/2018 22:29:29

 

LaRecherche.it invita a partecipare all’antologia proustiana 2018 


 

 

LaRecherche.it considera che chiunque invii Opere per partecipare all’antologia abbia letto per intero, in tutta la sua estensione, compreso e accettato il seguente invito.

 

 

Titolo dell’antologia

 

CHERCHEZ LA FEMME

 

 

 

Tema

 

Nel corso della Recherche il Narratore sente spesso il desiderio di visitare l’Italia, in particolare Venezia e Firenze, soprattutto quando vuole sfuggire alle angosce dell’amore: durante il periodo dell’amore non corrisposto con Gilberte sogna il viaggio che lo possa liberare dalla pena del vedere la ragazza quasi ogni giorno. Poi, quando è il reclusore-prigioniero di Albertine, sogna il momento in cui non sarà più legato alla donna che lo fa soffrire e potrà seguire le sue passioni e il desiderio di vedere le città d’arte italiane.

 

Nella vita reale Proust incontra Venezia grazie a Ruskin, di cui traduce alcune opere, e nel 1899 comincia a desiderare di visitare la città, desiderio che si compirà nella primavera dell’anno seguente. Trovandosi a Venezia avrebbe voluto visitare anche Firenze, ma per motivi imprecisati riteneva la città toscana nociva per la sua salute. Decise così, vista la vicinanza, di visitare Padova, per vedere gli affreschi nella cappella della Madonna dell’Arena di Padova. Già conosceva il ciclo di affreschi di Giotto, i Vizi e le Virtù, per averlo visto nelle riproduzioni fotografiche presenti in Fors Clavigera, di John Ruskin.

 

Nella Recherche, invece, il Narratore vede queste riproduzioni da piccolo per averle ricevute in dono da Swann, e uno dei motivi per cui, durante un viaggio, si ferma a Padova è per un incontro amoroso con la cameriera della baronessa Putbus, la quale, col suo accento e i suoi modi, lo riporta vertiginosamente col pensiero a Combray.

 

Sembrerebbe che nella Recherche il viaggio verso Venezia e Padova rappresenti un collegamento diretto con le intermittenze del cuore e la sensualità, e un viaggio dell’anima e della mente verso una maggiore conoscenza dell’ideale femminile.

La sovrapposizione dei legami sentimentali e la casa dell’infanzia, con il luogo dove gli affreschi sono custoditi, fa pensare che le immagini del ciclo di affreschi di Giotto rappresentino una sorta di archetipizzazione della donna.

 

In una visuale più ampia il ciclo di affreschi, o i singoli personaggi che lo compongono, pulsa sotto la superficie della Recherche e vi affiora qua e là: al Narratore capita a volte di trovarsi di fronte, in carne e ossa, le figure create da Giotto. Basti pensare alla povera sguattera di Combray, punita da Françoise e ridotta alle lacrime da una forte allergia, sul cui volto il Narratore ritrova le fattezze un po’ virili della Carità; o l’Invidia, rappresentata da Giotto con il serpente che le esce dalla bocca, che gli torna alla mente grazie a certe immagini scorte sui libri di medicina del padre.

 

Nelle grandi cattedrali alle vetrate era affidato il compito di conferire a tutto lo spazio una illuminazione cangiante e diversa in ogni momento della giornata, ma soprattutto quello di narrare, in modo dettagliato, episodi delle scritture, vite di santi e re. Se la Recherche è l’impareggiabile cattedrale elevata da Marcel Proust, ci piace immaginare che vi siano in essa delle vetrate che conferiscono a tutta l’Opera un colore particolare che va a posarsi ora su uno ora su un altro particolare della costruzione riempiendo lo spazio in modo a volte deciso, altre appena accennato: proprio nelle vetrate della Recherche, immaginiamo raccontate le vite e i sentimenti di diverse donne.

In ogni cattedrale la parte che viene maggiormente valorizzata è l’abside, luogo sacro e fulcro della costruzione, nelle vetrate che circondano l’abside vengono raffigurati con dovizia di particolari e ricchezza di materiali i personaggi biblici più importanti. Generalmente prestavano il volto a santi e divinità i nobili della città o i soldati particolarmente valorosi, allo stesso modo immaginiamo che Proust, nel creare, tassello dopo tassello, le sue mirabili vetrate, abbia usato i volti e le gesta delle donne a lui più vicine al fine di comporre un ciclo ispirato al lavoro di Giotto, offrendoci però la sua particolarissima, acuta e originale visione dei vizi e delle virtù umane.

 

 

L’antologia sarà divisa nelle seguenti sezioni

 

Vizi

 

Superbia: M.me Verdurin, per quel ritenere il suo piccolo gruppo superiore a qualunque salotto, e i suoi gusti ineffabili.

 

Lussuria: Odette, per il desiderio del piacere sessuale, e l’eccessivo attaccamento ai beni terreni.

 

Gola: Albertine, per l’abbandono e l’esagerazione con cui si abbandona ai piaceri, perdita totale del senso della misura e quindi della capacità di provare piacere reale per ciò che ha.

 

Avarizia: Oriane de Guermantes, per la sua cupidigia nel desiderare di essere sempre la prima e al di sopra di tutti.

 

Ira: M.me de Villeparisis, per l’avversione profonda con cui considera chi ha causato la sua “caduta” e non ha il sangue nobile come il suo.

 

Accidia: Gilberte, per l’infingardaggine giovanile e per l’abulia e il malinconico torpore con cui accetta la sua situazione da sposata.

 

Invidia: marchesa di Cambremer-Legrandin, per la tristezza in relazione al successo mondano di Oriane percepito come male proprio e rifiuto di gioirne quando viene finalmente invitata a un ricevimento con la migliore aristocrazia.

 

 

Virtù

 

Temperanza: Mamma, per la sua moderazione e l’equilibrio

 

Fortezza: Nonna, per la fermezza e la costanza nella ricerca del bene per il nipote.

 

Fede: Zia Léonie, per l’incrollabile fede che le darà una nuova vita fuori dal letto, ma sente una altrettanto incrollabile fede nella sua malattia che la protegge dal mondo.

 

Carità: Françoise, perché capace di equilibrio nell’uso della materia.

 

 

Modalità di partecipazione

 

Invio e scadenza

 

Tutti sono invitati a partecipare inviando il materiale, attinente al tema sopra descritto, alla e-mail marcelproust@larecherche.it, entro e non oltre il 21 giugno 2018 (non sono accettate opere inviate in altro modo).

L’antologia sarà pubblicata, in formato pdf, epub, mobi (per kindle), sui siti www.larecherche.it e www.ebook-larecherche.it il giorno 10 luglio 2018 in occasione del 147° compleanno di Marcel Proust.

 

 

Formato delle Opere

 

È possibile partecipare con poesie, racconti, articoli, brevi saggi, disegni, fotografie o altro.

I testi dovranno essere in uno dei seguenti formati: rtf, doc, docx, odt (non sono accettate opere inviate in formato pdf); le immagini dovranno essere in uno dei seguenti formati: jpg, tif, png.

 

Per quanto riguarda la prosa, i testi dovranno essere di lunghezza non superiore a 15.000 (quindicimila) battute, spazi inclusi.

Per quanto riguarda la poesia si potrà inviare un massimo di tre poesie, ciascuna delle quali non dovrà essere di lunghezza superiore ai 30 (trenta) versi.

Per quanto riguarda le immagini dovranno essere inviate di buona qualità (almeno 200 dpi).

I curatori valuteranno se inserire in antologia tutta l’Opera inviata o parte di essa.

 

 

Specifiche da parte dell’autore e azione selettiva dei curatori

 

L’autore, nella e-mail, dovrà specificare a quale delle sezioni elencate (si veda più sopra) dovrà essere associata l’Opera proposta. In mancanza di tale indicazione, l’Opera potrà essere rifiutata. Sarà in ogni caso facoltà dei curatori decidere in quale sezione inserire l’Opera proposta.

I curatori si riservano di pubblicare solo le opere che riterranno valide e attinenti al tema, senza l’obbligo di darne la motivazione in caso di esclusione di tutta o parte dell’Opera. Il palese scostamento dal tema proposto potrà essere motivo di esclusione dall’antologia, così come il riscontro di gravi errori di ortografia/sintassi.

 

L’autore può inviare, con l’Opera, una breve biografia di lunghezza tassativamente non superiore alle 350 battute, spazi inclusi. Nel caso di biografie più lunghe, i curatori si riservano il diritto di eliminare le battute in eccesso, dalla 351° in poi, senza editare il testo ma inserendo dei puntini (…), oppure di non inserire la biografia dell’autore.

 

 

Dichiarazioni dell’autore

 

L’autore, inviando la sua Opera alla suddetta e-mail, dichiara esplicitamente, che essa è di sua proprietà intellettuale, avendone pieno diritto di utilizzo, ed è esente da qualsivoglia vincolo presso terze parti (editori, eccetera); con l’invio si concede a LaRecherche.it l’autorizzazione a pubblicare l’Opera in e-book e/o sulle pagine del sito in modo permanente senza possibilità di revoca da parte di chicchessia.

 

 

Pubblicazione a stampa e ulteriori dichiarazioni dell’autore

 

Visto che per le antologie degli anni passati è sempre stata richiesta, dalla maggioranza degli autori partecipanti, la pubblicazione a stampa dell’antologia, LaRecherche.it quest’anno valuterà se pubblicarla, eventualmente in un secondo momento, anche in versione a stampa su Amazon (e/o Createspace) tramite il servizio di Direct publishing, con un prezzo di copertina il più basso possibile (non è possibile mettere a zero il prezzo di copertina, altrimenti lo faremmo). D’altronde non è per noi pensabile di andare a distribuire eventuali proventi della pubblicazione tra i vari autori, le royalty andranno a sostenere le iniziative culturali dell’Associazione LaRecherche.it. Pertanto, chi invia il materiale per partecipare all’antologia concede a LaRecherche.it i diritti di pubblicazione e vendita, senza pretendere nessun tipo di compenso né per sé né per i propri eredi, né oggi né mai, senza possibilità di revoca da parte di chicchessia. Non sono dovute copie omaggio né agli autori né a nessun altro. I curatori valuteranno se inserire nella versione a stampa tutte le opere inviate, eventualmente escludendo quelle non ritenute idonee alla stampa, anche se inserite nell’e-book. Per motivi di tipo tecnico la versione a stampa potrà differire da quella in e-book. Si sappia che tale eventuale pubblicazione è per i curatori un onere in più per il quale non riceveranno nessun compenso, come d’altronde anche il lavoro di cura dell’antologia in formato e-book.

 

 

Bozze e autorizzazione alla pubblicazione

 

LaRecherche.it, per procedere alla pubblicazione, sia della versione e-book che della versione a stampa, non è obbligata a fare visionare le bozze agli autori né ad ottenere da essi una ulteriore autorizzazione alla pubblicazione oltre a quella sottoscritta con l’invio dell’Opera alla suddetta e-mail da parte dell’autore.

 

 

Dichiarazione definitiva nella e-mail di invio dell’Opera

 

Nella e-mail di invio dell’Opera dovrà essere riportata la seguente dichiarazione:

 

Ho preso visione puntuale, per me e per i miei eredi, in tutta la sua estensione, del presente bando titolato: LaRecherche.it invita a partecipare all’antologia proustiana 2018, pubblicato sul sito www.larecherche.it e lo accetto integralmente senza riserve.

 

 

Roma, 15 aprile 2018

 

 

[ I curatori dell'antologia sono Giuliano Brenna e Roberto Maggiani | tutti gli e-book de LaRecherche.it www.ebook-larecherche.it ]


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