Pubblicato il 07/07/2013 11:48:38
Chiaro il paesaggio sereno grigio pietra incastonato nel verde ridente dei poggi ancora affiora alla memoria.
E la nostalgia dall’inesauribile faretra scocca l’aureo dardo mentre nella contrada del rimpianto al palio della reminiscenza sola ancora mi attardo.
Ritrova i passi il cuore nel profumo di pini e di querce in quell’autunno di rosseggiante fulgore.
Ricordi?
La strada verso il Chianti era un nastro d’oro ed i casolari dalle colline con i primi pennacchi di camini fumanti salutavano il nostro andare nel volo di festose rondini.
Era il profumo incipiente della pioggia o l’empito di un bacio all’ombra di un cipresso gli sguardi indimenticabili e fugaci di amanti
a narrarci la gioia agreste di un mattino mentre i ricordi mi lambiscono dolcemente in argentea roggia di una stagione in cui l’amore ci passò vicino.
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