Pubblicato il 22/12/2013 00:25:33
"Dilige, et quod vis fac"
Lo vedi, non chiede nulla mai l'amore - null'altro che non sia il giardino ora spogliato nell'inverno di se stesso oltre la vetrata dove ti rispecchi e riconosci tra quei rami - nuda -
la casa è l'arco delle braccia che una bambina ti tende come un fiore - la freccia ha sulla punta un miele.
Chiamano le silenziose quiete grandi stanze dove eri orma ormai perduta nell'eco avvelenata dei rimpianti - macchie d'inchiostro sul tracciato, corvi che si fingono usignoli chiamandoti nel buio di un gracchiare.
Ma basta un nulla a quell'amore che nulla chiede se non il tuo nulla - restare come un ramo nell'inverno, brillare a primavera, diventare tutto.
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