Pubblicato il 09/10/2014 15:39:29
Poesie tratte dal volume “Club Midnight” di Charles Sinic – Adelphi Editore 2008
Brethern
A woodpecker hammers On the gutter of a nursing home Where the war cripple sits In a wheelchair by the gate.
The windows are wide open, But no one ever speaks here, Neither about the crazy bird, Nor about that other war.
Fratelli
Un picchio batte il becco Sulla grondaia di un ricovero Dove l’invalido di guerra siede Su una sedia a rotelle all’ingresso.
Le finestre sono spalancate, ma qui nessuna parla mai, né del folle uccello, né di quell’altra guerra.
Snowy Morning Blues
The translator is a close reader. He wears thick glasses As he peers out the window At the snowy fields and bushes That are like a sheet of paper Covered with quick scribble In a language he knows well enough, Without knowing any words in it.
Only what the eyes discern, And the heart intuits of its idiom. So quiet now, not even a faint Rustle of a page being turned In a white and wordless dictionary For the translator to avail himself Before whatever words are there Grow obscure in the coming darkness.
Blues di un mattino di neve
Il traduttore è lettore e critico. Porta lenti spesse mentre guarda fuori dalla finestra i campi e i cespugli innevati che sono come un foglio di carta coperto di scarabocchi veloci in una lingua che sa abbastanza bene senza saperne una sola parola,
se non quello che gli occhi distinguono e il cuore intuisce della sua estraneità. Che pace adesso, neppure il live Fruscio di una pagina voltata In un dizionario senza parole, bianco, di cui il traduttore possa valersi prima che le eventuali parole diventino oscure nel buio che scende.
The Alarm
The hundreds of windows filling with faces Because of something that happened on the street, Something no one is able to explain, Because there was no fire engine, no scream, no gunshot.
And yet here they all are assembled. Some with hands over their children’s eyes, Others leaning out and shouting To people walking the streets far below With the same composure and serene appearance Of those going for a Sunday stroll In some other century, less violent than ours.
L’allarme
Centinaia di finestre piene di facce perché qualcosa era successo per strada, qualcosa che nessuno è capace di spiegare, perché non c’era autopompa né grido né sparo.
Eppure eccoli tutti radunati. Qualcuno che copre gli occhi dei figli con le mani, altri affacciati a urlare a quelli che passano sotto con la stessa andatura composta e tranquilla di chi usciva per la passeggiata domenicale in qualche altro secolo, meno violento del nostro.
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