Pubblicato il 15/09/2009 22:39:51
Scorsi per caso riflessa nel rigagnolo la luce argentea della Luna che rischiarava l'acqua. Preso d'incanto L'ammirai per ore desiderando infine di morirLe accanto. D'un tratto Lei s'accorse dei miei occhi e con modestia scomparve nella notte. Chiamai me stesso folle addirittura ché nessun uomo può bramare tanto, la Luna ne fui certo in quell'istante al Cielo apparteneva e a Lui soltanto. Ma quando fui per volgere lo sguardo udii una voce dolce che era un canto: " Sono la Luna -disse- portami con te" e il Cielo ci abbracciò sotto il suo manto.
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