Pubblicato il 06/01/2015 09:17:37
La barba dell’albero ha saggi pensieri. Bocca non muove Dio dalla montagna, il silenzio lo imbozzola con la ruota degli anni cieco fingitore su strade incastrate (È scrigno su fasce, sogno pirata, urlo di Munch ammanettato) . E Tu che mi guardi con mani interrate dimmi dell’accetta e del legno con giri di boa al suo interno, del midollo già dato dalla cresta di un gallo, del fuoco che non incendia gli speroni dell’amo. Ma di più … del mio sapore di donna gustato in una notte immolata al temporale
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