Erano circa le 8 di un 6 agosto del 45.
Una bella giornata, poche nuvole,
una luce bianca e forte sulla città.
Il B-29 volava tranquillo, con la città nel mirino elettronico.
Ma nei mirini elettronici non si vedono le donne portare i bambini a scuola,
gli uomini fermi alle fermate dei bus,
per andare al lavoro,
la vita che si svegliava ogni giorno.
Intanto il ragazzino, si stava preparando,
con calma,
mettendosi in posizione.
Quando il mirino diede l' ok
il B-29 lo partorì.. un ragazzino di oltre 4000 chili.
Poi fuggì cabrando oltre i 18mila metri.
Era stato progettato bene, e baciò la terra con ardore.
La citta tremava.
Poi 71 mila uomini si alzarono in un fungo di polveri e ceneri,
portandosi dietro anche le case.
Altri 20mila se ne andarono nella notte.
50 mila entro un anno.
200mila entro il '50
E altri negli anni dopo.
Ma c' era la guerra da finire.
15 anni fa gli occhi che hanno visto il "ragazzino" piangere si sono spenti,
accanto alla moglie,
senza rimorsi né incubi.
Disse.
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