Pubblicato il 12/12/2015 23:55:12
Non resistevo alla domanda Quante spinte alle altalene I giardini ne eran pieni Vola alta meraviglia Sei l'erede di mia figlia Sei la felicità del nonno Agli archivi io ho tolto Le ragnatele del ricordo Quando ero anch'io piccino E che sempre io spingevo Un'altro bimbo che era più ricco Aveva lunghe corde la sua altalena Il suo giardino era come un bosco Il proprietario era suo nonno Io le scarpe con i buchi nelle suole Lui bretelle che erano sempre nuove Sembrava lui volasse in paradiso Ma mai a me una generosa spinta Ho visto sempre dondolare l'altalena Ed era un sogno quando ti spingevo Adesso che sei grande ne vado fiero Quel dondolare al vento d'altalene Che han generato felicità sublime Nell'attimo che fugge e poi si cresce
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