Pubblicato il 21/12/2015 09:40:23
Il mio io Vieni, siediti un secondo Ascolta le vibrazioni Di queste cellule Come api fuori stagione Pensano di trovare Nella mente da mangiare Esci dal tuo io Stai bene senza domandarti Con chi Accetta i limiti del tuo Pensiero La tua tenacia Saprà compensarli Io sono io Una pietra d’altri tempi Vivo retaggio di epoche Vulcaniche Dove il ritmo della vita Trova in un sasso riscontro E chiede il rispetto Del tempo della morte Infinita Io sono prossimo tuo Come te stesso Incedo lentamente e levigo Il mio pensare Come al ritmo di Oxossi Ti sento entrare Nelle mie gambe Nelle mie mani Accetto i miei limiti Io vado, madre mia, Se non torno Sarò fiore di questa montagna.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 3 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carlo Rossi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|