Pubblicato il 03/03/2016 20:26:56
Il mio paese sorge nel sogno all'orizzonte terso di colline e non svanisce nei colori dell'aurora.
Lì mi rifugio quando la tristezza l'anima mi strugge ed al tramonto il ricordo di rimpianto s'imporpora.
Per i suoi vicoli di pietra di gerani fioriti alla finestra verso il silenzio della romanica pieve il passo alato della nostalgia mi porta ancora e torna come rondine lieve.
Il primo mattino profuma di pane appena sfornato e la pioggia quando cade è un canto di grazia sul selciato.
Querce e ulivi sussurrano nel vento e per l'agreste incanto con i cipressi compagni di via non vi è inquietudine o tormento.
Dolce la mia contrada, in un sospiro lontana... Se chiudo gli occhi la ritrovo radiosa nel cuore in un sorriso la mia meravigliosa Toscana.
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