So dei giochi col si la do
e di lei che canta una melodia.
Ma c'è molto di più.
Accade un giorno che viene a cercarti,
sembrerebbe per caso ma non è così,
ti conosce da sempre e ti costringe ad ascoltarla.
E canta, e ti piace.
Se non la senti per un pò la vai a cercare.
Ti costringe a cantarla.
Così ti trovi in un pomeriggio di nebbia e di "scarpe bianche come me" a cercare gli strumenti per farlo.
Non le importa se diventerai un mago con quegli strumenti. Vuole solo essere cantanta.
Ed è da allora che la canto
solo o su un palco
o da questo sellino in riva al lago
a un merlo, a una porta, a un albero, a una statua, a un verso. Alle margherite.
È sempre nuova e giovane
abita con me. Ovunque.
Ma lei suona il piano, e io non suono la tromba..
(vergine e inafferrabile).
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