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Gene rosa

di Gaudenzio Massi
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Pubblicato il 22/07/2016 10:26:39

Sono il gene dello sdegno

per le vittime senza ritegno
Sono dentro ad Aldo Moro
Una fine senza decoro
Dentro al generale Dalla Chiesa
mentre di lui prendo difesa
Son presente anche a Capaci
mentre al potere ci son rapaci
In via d'Amelio con Borsellino
piango sangue e poi m'inchino
Sono in banca a piazza Fontana
mentre in terra vi è una tana
Una strage d'innocenti
nella vita intraprendenti
Sono a piazza della Loggia
e le lacrime con la pioggia
Viaggio in treno da Firenze
Una strage per scemenze
Poi la strage alla stazione
chiudo gli occhi in afflizione
Prendo un volo per Palermo
sopra Ustica un inferno
Ora con stragi alzano il tiro
con dei camion vanno in giro
Il disegno è sempre lo stesso
del terrore per il regresso
Ho valigia sempre pronta
per andare dove c'è l'onta
Sono un gene ché è bambino
per segnare dove cammino
Son sdraiato sui selciati
con dei corpi massacrati
Vedo spuntano dei fucili
non sono martiri ma son vili
Un pensiero va a quei tanti
In memoria ancor distanti
Charlie Hebdo Allah Akbar
Rien ne va plus al gran bazar

 

 

 


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