Pubblicato il 16/01/2017 00:23:25
è un po che non ci parliamo, anzi, è un po che non mi parli, non so se ti ho fatto qualcosa, se in qualche modo ti ho offesa o se semplicemente ti sei stancata di me e della mia eterna indecisione. Sappi solo che mi mancano i tuoi occhi, mi manca il tuo sorriso, che per me era il più bello del mondo. Mi manca la tua voce, anche se non parlavamo poi così tanto, ma più di tutto, mi manca il sogno, mi manca il sogno di averi e la speranza di poter essere tuo, la speranza di non essere scartato ne messo da parte. Il mio cuore ti apparteneva e ti apparterrà sempre, anche se ormai siamo lontani, anche se non siamo mai stati tanto vicini, perché per me sei stata importante, per me sei stata qualcuno, e nel mio affollatissimo cuore quel qualcuno era ed è tutto. Ma in quella dimensione, caotica e affollata, che è la stanza più interna del mio cuore, ci sarà sempre un posto per te, per quella ragazza meravigliosa che sei e che un giorno, sorridendo un po intimidita, mi rivelò il suo nome rendendomi felice, anche se solo per quell'istante. Scrivo queste parole perché tutti sono qualcuno, e a volte, senza che ci sia un reale motivo, senza un perché, capita di sentirsi abbattuti, capita di ripensare ad una persona che c'era o che avrebbe potuto esserci, e in quei momenti in cui sogni e ricordi si mescolano tra loro, capita che nasca un pensiero. Roberto Vecchioni, in una di quelle sere scrisse una delle sue canzoni d'amore più belle, si intitola "mi manchi", ma io non sono vecchioni, non sono neanche un frammento della sua ombra, ma in una di quelle sere, ho voluto buttare giù queste parole. Perché anche se lei non c'è mai stata realmente, è stata qualcuno, e quel qualcuno, mi manca.
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