Pubblicato il 03/05/2010 10:16:18
Lettera aperta, leggibile da ognuno, ad una madre, la mia, da incorniciare, da lodare pubblicamente per la sua debole forza, per la sua forte debolezza. Madre, ti ammiro, (e scrivo ciò che non oso dire) tanto più adesso, che hai saputo metter da parte, nascondere, il tuo scontroso dolore, per abbracciarne uno più grande: quello del mite, dell'ammalato padre. Dolce, ora ti vedo, e so, per te, non esser facile, non banale. Ti amo. Amo la tua goffa, tenera, forza vitale. Ricorda che ogni carezza che avrai per lui, sarà, dolcissima, anche per me.
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