Pubblicato il 25/02/2017 19:11:22
Ci vorrebbe il sole a diradare la nebbia feroce che ti ha ghermita
ora che i ricordi non hanno più voce e hai perduto nella tenebra senz'alba della malattia come una bambina le parole.
Ci vorrebbe il profumo d'estate a recar conforto al gelido neon di una corsìa, il respiro di una tregua nella notte che ha oscurato le giornate mentre l'ultima speranza dilegua.
Ci vorrebbe un angolo di paradiso nel tragico girone di questa Babele per lo sguardo tuo smarrito, mio dolente fiordaliso, che vinta dal naufragio verso l'approdo non hai più vele.
A mia madre
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