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Marinetti non l’avrebbe mai scritto

di Ivan Pozzoni
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Pubblicato il 14/12/2017 01:22:32

Ciao, come va? È tutta sera che ti osservo.

 

Ciao, zio! Mica sarai un Baldocci o un Babbaluga, eh?

 

Guardo solo te!

 

Perché mi lumi? Starai mica a broccolarmi?

 

Sei una bellissima ragazza.

 

Grazie, zio. Ce l'hai una geografica per una bomba?

 

Dobbiamo invadere l’Albania?

 

Non mi far sclerare, abbiamo finito la gangia, e non ci sono Majabba nei dintorni! C’hai neuri, dai?! Non fare il T-rex!

 

Per farsi una canna, non ho money: non concepisco chi si droga.

 

Zio, mi perplimi. Mica sarai un robboso? Sei afef!

 

Al massimo Tronchetti Provera! Dai: non sono noioso.

 

No, non sei un asciugone, né un fonzie. Pure tu m’attizzi. Non sei un Sancarlino! Sei un aristofreak? My sister dice che scrivi libri.

 

Grazie, sono un ragazzo normale. Sì, sono un artista.

 

Bella, frate. Mi fai andare in sciambola. Sclero! Sai scapersare?

 

No, non suono, non scrivo musica. Scrivo versi.

 

Meno male ke non sei una melochecca… Sei proprio un O.G.M.! Come ti citofoni?

 

Boh, di norma scendo in strada, suono, e ricorro in casa. Non è sempre facile ritrovarmi.

 

Che disease! Mi fai morire, o, se non altro, non mi fai sminchiare come i ragazzi della mia età! Preferisco i ragazzi maturi, come te.

 

Comunque mi chiamo Ivan.

 

Bello, mi piace abbestia! Hai un fazzollo?

 

Tieni.

 

Grazie. Come vivi?

 

Sono responsabile in un’azienda della distribuzione organizzata. Tu?

 

Uni, che sbatta! Sono alle pezze, sempre a studiare. Interessi: non sei un fungo!

 

Se fossi un fungo, sarei un Cortinarius, velenosissimo.

 

Bastard inside. Ti bevi un ape?

 

L’ultima volta che ho bevuto un’ape, mi hanno ricoverato in ospedale.

 

Ddddaiiii, non fare il babbo di pezza! Non sono una figa di legno.

 

Sei una che va subito al dunque?

 

Antisgamo.

 

Con te ci andrei, al dunque.

 

Henk! Che bazza… Mi sa che vuoi solo bombare! Come sei messo a Caronte? Ihihi

 

Sono in grado di traghettare te e tutte le tue amiche…

 

Smettila di garlare. Non fare il grozzo!

 

Scusami, hai ragione.

 

Sempre a pensare a inzaccare, voi maschi. Camomillati, o mi tocca asfaltarti! Non è che concedo il frisby al primo che incontro.

 

In tutti i casi, se la concedi, te la rilanciano.

 

Sei troppo scemo, simpa! Non ti voglio scagliare! Ti va di ribeccarci, magari, un puntello, non, così, damblee…

 

Sì, ho voglia di rivederti. Magari un chinese, un cinemino?

 

Dobra! Ci sto dentro. Sgamiamoci domani: lasciami il numero di cella. Hey! Dove avrò messo la cella? Hai visto la mia cella? ‘spetta, non imbruttirti!

 

Più brutto di così, non riesco, anche impegnandomi.

 

Sono in chiusura, zio, non ti seguo. Oh, non mi rimbalzare, squilliamoci.

 

Certo: ti chiamo. Ma non sarai mica fidanzata?

 

Zibra! Zero al quoto! Poi che cambia?

 

Eh, che cambia?! Sei troppo fuori. Domani è Ferragosto, è tutto chiuso.

 

Fregatene: ci vediamo al bancomat, e magari ci archiviamo a letto. Cia’, zio.

 

Ciao, bella.

 

                           [Patroclo non deve morire, 2013]


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