HUMAN*
(On the Music Composed by Armand Amar)
Faces…
how furrows of plow in the Earth
beds of ancestral rivers as roads
highways of a pierced
remote
what returns on the wake of the Time
abandonment and gone up again
awakening and recovery
and then again
regress and deceleration
renouncement and decline
. . .
how ravines in the Rock
of lived life
joy and pain
job and work
in the lamented one of a something
of not repeatable
what has been
of waters it flowed in vain not
between loneliness and silences
of vain words (those yes)
. . .
how roots of Trees
pregnant of lifeblood
of virginal secreted
milky substance of generous breasts
berries and leaves of greenery
tasty fruits
of a virile and feminine
match testicles and ovarian
to the origin of the life
animal and human
. . .
how molecules
in to progress some water
in the becoming
attended and hope
idyll and feeling
interpenetration
infinitesimal trivial details
of an evolution
inexpressible
holistic and philosophical
. . .
how science of the Language
fluctuating in the air
in the breath of human
confirmatory determination
form of thought
interstitial
enunciated
confirmed and disproven
connected
to an extreme theory of sense
. . .
how discipline
of the equilibrium
rationality and separation
approach and aspect of the Form
objective
human experience of the art
what the nature draws (and insignia)
dusts of dunes and rocky mountains
lakes and rivers that to flow some water
it outlines on the numerous Faces
of our existence
of a human experience of living.
HUMAN*
(On the music composed by Armand Amar)
Volti …
come solchi d’aratro nella Terra
letti di fiumi aviti come strade
autostrade
d’un trapassato remoto
che ritorna sulla scia del Tempo
abbandono e risalita
risveglio e guarigione
e poi di nuovo
regresso e decelerazione
rinuncia e declino
. . .
come anfratti nella Roccia
di vita vissuta
gioia e dolore
lavoro e fatica
nel compianto di un qualcosa
d’irripetibile
ch’è stato
d’acque scorse non invano
fra solitudini e silenzi
di parole vane (quelle sì)
. . .
come radici d’Alberi
pregne di linfa vitale
di secretezze verginali
lattea sostanza di generosi seni
bacche e foglie di verzura
frutti saporosi
di un connubio virile e muliebre
testicolare e ovarico
all’origine della vita
animale e antropica
. . .
come molecole
nel progredire dell’Acqua
nel divenire
attesa e speranza
idillio e sentimento
compenetrazione
minuzie infinitesimali
d’una evoluzione
inesprimibile
olistica e filosofica
. . .
come scienza del linguaggio
fluttuante nell’Aria
nel respiro d’umana determinazione
convalidata
forma del pensiero interstiziale
enunciata
confermata e confutata
connessa
congiunta
a un’estrema teoria di senso
. . .
come disciplina dell’equilibrio raggiunto
razionalità e distacco
approccio e aspetto della Forma
oggettiva
sapienziale dell’arte
che la natura disegna (e insegna)
polveri di dune e montagne rocciose
laghi e fiumi che lo scorrere dell’acqua
tratteggia sui numerosi Volti
della nostra esistenza
dell’umana esperienza di vivere.
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