Jan Vermeer - Giovane donna assopita, 1657ca.
Ai giorni densi confido quello stare
immobile del tutto, in sospensione
trasparente eppure ovunque, complice
di un sempre che non lascia lo stupore.
Agguato, sì, ma prossimo e materno
come un dio che non sorvola, rimane
parola che non dice se svelata
fin nel minuscolo dei pori, fiato
di ogni cosa viva a sospirare
la sera sotto ai tetti o nel fumare
trepido del cibo mentre fa scuro
fuori. E tu, che taci, sei preghiera.
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