Pubblicato il 14/02/2018 20:41:26
Al grido di un'uccella m'inginocchio in fondo al campo, dietro al mirto, povera come non sono stata mai, senza nome. Tu, dall'altra parte, mi vieni incontro, uguale- la nughedda fra le mani e un dolore comune- al movimento delle rose sulla porta di casa: una curva, la pianta, il suo fiore nell'aria. Siamo raccolti in questa stella in un albero che si spalanca al cielo, a un’onda, che sorge, prende la luce, e riaffonda nel mare, al silenzio.
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