Dopo aver aperto un numero considerevole di porte
dopo averne prese in faccia di chiuse, altrettante
mi concedo un attimo di requie, in riva al fiume.
Guardo i giunchi piegarsi al vento e le ginocchia
tremare d' inconscio, evocato da un lontano abbaiare;
un cane, il suo padrone sul ciglio di un burrone
che si regge aggrappato a folate d' eco, tra gli speroni della valle:
aiuto, qualcuno si salvi, a dir poco.
Chi può lo raggiunga sul fondo rauco della montagna.
Rotolando le ginocchia sbucciate fino all' orlo, scorciato,
dell' ultimo orizzonte, disperando di un ritorno a casa immacolato.
Qua scorre il siero, nel ventre, fino a fecondare un mare insospettabile.
Cascando di piccole cascate i miei occhi ottusi.
Riarsi in riverberi smeraldini. Questo verde affannato,
che per un nulla tira il fiato fino a spezzarsi in una quantità
di fiori gialli, da farne un tappeto su cui alzarsi in volo, sembra,
quasi, una sala da biliardo per astemi, ebbri di profumo.
Ma l' aria non porta solo paure di preda, dunque, tutto sommato.
I colori lo insegnano sul patibolo. Saturi di straziante volontà.
E io posso restar solo, solo senza vaghezza di morire
come farfalla su di un fiore in riva al fiume ma con minor dignità.
(Il nettare mio, infatti, non rappresenta indennità di buonuscita).
Come un pensiero che affiori alle tue labbra
senza il compendio di una voce conosciuta.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.