:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 720 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Oct 30 10:48:40 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Lettera a una foto

di cristina bizzarri
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 6 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 13/05/2018 20:49:27

 

 

Odilon Redon, Closed eyes 

 

Mamma,

le prime parole sono per te. Davanti alla fotografia che questa sera ho illuminato con una piccola candela, al buio, mi hai inviato un messaggio, nonostante il mio scetticismo, la mia disattenzione. Mentre ti parlavo mi ha chiamata al telefono un' altra madre, la madre dell'uomo che mi vive accanto. Ho pensato che tu eri là accanto a lei,  madre che mi chiama, attraverso di lei, in un unico corso d'acqua, in un unico fiume che va verso lo stesso mare.  Finalmente in pace ...

Mettere ordine nei pensieri, in questo caos dove galoppano sensazioni in una cavalcata inesorabile verso il nulla. C'è una comicità, sai, in questo senso di inutilità che mi attraversa, una pace gioiosa che immobilizza i gesti come in un fermo-immagine di una vecchia pellicola. Si aspetta che qualcuno arrivi, che la ripari, per vedere la fine del film, per sapere cosa succederà ai protagonisti. Invece niente, non arriva nessuno. Allora mi sento come se tutto dovesse, da sempre, arrivare fino a questo punto e a questo preciso istante, e che la scena sia sempre la stessa, sempre la stessa, io che ti dico queste cose davanti alla tua foto.

Lo dicono le Upanishad che noi siamo sempre noi qualunque cosa accada. Dicono: io sono Quello, dove "Quello" sarebbe, mamma, il tutto, l'infinito o comunque vogliamo chiamarlo. Allora adesso noi siamo qui e nello stesso tempo nel tutto, e non importa che tu sei morta e io ancora qui, no, non conta: ci siamo sempre state. Mi viene da pensare che non sono le parole a essere importanti, ma gli sguardi, l'intensità degli sguardi! Il nostro sentire qualunque cosa accada come unica, irripetibile eppure eterna. 

Il mio lavoro, i ragazzi, quel gioco di ruoli che ogni giorno insceno: a che serve? Ho davvero cose da insegnare? Forse qualche parola, qualche gesto che potrebbe servire a vivere meglio, a sentirsi più sicuri. Una specie di semaforo che indica quando si può attraversare. Altro non so, altro non ho, mamma. E tu che sorridi con un filo di ironia e di amarezza, tu che in questa foto concentri tutta la tua essenza e tutte le cose che hai amato, detestato, temuto, i fiori raccolti, le speranze fino alla fine tenute segrete, il dolore: che ne è di tutto questo se sei un volto di carta? Sei più vera qui, o lo eri quando mi abbracciavi, mi sgridavi, quando litigavamo e ci dicevamo cose orribili per poi piangere, io lontana e sola, e tu ugualmente sola con la tua rabbia di sentirti abbandonata? Eppure amavi il bianco, il nero, il giallo. Risplendevi come una regina e l'aria era colma di te. Io ti guardavo con timore, avevo sempre paura di dire cose sbagliate, di interrompere il flusso dei tuoi pensieri. Ti sfidavo, a volte, ricordi? E le tue reazioni erano tempestose, non sopportavi chi scherzasse con te. Ma poi, quando eri serena e fumavi una delle tante sigarette che ti hanno sempre fatto compagnia, tornava il bel tempo e noi di nuovo eravamo i tuoi sudditi. Sudditi che tu dovevi spesso servire, perché restavi tu in casa e noi fuori, liberi. Adesso so che la tua rabbia era dolore, che il tuo sarcasmo era paura, che il tuo rifugiarti nel fumo era solitudine. Ti guardo intensamente, ora che sei di carta. So che esisti, mamma. So che niente mai finisce, anche se non ne ho le prove, anche se anch'io sarò solo una foto. Carta per ricordare. Questo momento è per sempre. Anche quando la candela si spegnerà.

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 6 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore cristina bizzarri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

cristina bizzarri, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: L’orario dei treni (Pubblicato il 13/10/2024 09:10:08 - visite: 79) »

:: Per John (Pubblicato il 05/04/2024 21:14:32 - visite: 180) »

:: Che sillaba una gloria (finto pantoum) (Pubblicato il 23/06/2023 19:19:38 - visite: 268) »

:: Non è che un insieme di parole (Pubblicato il 22/06/2023 15:17:57 - visite: 296) »

:: Marzo, pudore ambiguo degli inizi (Pubblicato il 17/03/2023 19:37:48 - visite: 432) »

:: Pietra di voci d’angolo (Pubblicato il 15/03/2023 21:18:04 - visite: 394) »

:: Questo lambirti il lungo della schiena (Pubblicato il 24/02/2023 18:17:21 - visite: 408) »

:: Oggi 4 novembre (Pubblicato il 04/11/2022 12:05:27 - visite: 415) »

:: Guardo le serie Netflix (Pubblicato il 06/08/2022 17:24:45 - visite: 426) »

:: Andremo, senza sapere (Pubblicato il 30/06/2022 12:29:41 - visite: 531) »