Pubblicato il 12/06/2018 11:03:51
a mia madre D’improvviso nostalgia nel passare di ore canoniche – liturgia del tempo – desiderio di qualcosa che è già stato e forse ora è accanto alla mano che scrive è negli occhi che guardano i tuoi fiori a cui parlo sottovoce come fanno le api d’estate.
È sbocciato intenso il gelsomino a cui pazientemente districavi i rami e ricordo ancora le tue mani – memoria e distanza – quando mi intrecciavano i capelli o quando invece mi stavano lasciando.
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