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Verso dove

di Gil
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Pubblicato il 19/06/2018 00:27:20


La vita ci ha sorpresi a mani nude
Nel tempo che resta in posa d'agguato,
Nessuno ha saputo l'ora del suo nascere,
Né tantomeno dei nostri qualcuno avrebbe voluto morire.

Camminiamo inermi su lingue d'asfalto,
Ma non hanno accumulato parole per noi,
Neppure un fonema per le nostre suole
Ad impensierire la decifrazione futura
Legata alle nostre ossa
Custodite in acque saline.

Non chiedermi ora di spiegarti il mio oggi,
Del tuo so che ci perderai del tempo
Fino alla resa che concederai al buio
Di una ragione che non avrà avuto ragione
Del suo stesso esistere.

Ma ti vedo andare nei miei occhi ancora
Come quando eri un bambino,
Quando noi tutti eravamo ancora disposti
A stupirci delle foglie stormienti
Davanti alla nostra finestra.

Abbiamo adesso chiuso la casa,
Ci siamo abituati a muoverci per restare
Da dove partimmo senza partire,
Siamo nomadi di un cammino senza patrie
E senza terre da toccare, non abbiamo più di che coprirci
All'inverno incipiente che gelerà
Le nostre anime senza più carne a coprirci d'idee
Che sappiano a quale dio apparteniamo.






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