Riflessi di lago
Accendono i miei passi
Dolci riflessi di lago, scivolano su timide
Onde che parlano come voci al cuore.
Amiche di giovani stagioni.
Riflessi di lago appartengono a molti cammini. In albe e tramonti.
Ormai, esposti in un verso sognante, d’armonico calore.
Dalla montagna s’infrange sul volto un bellissimo freddo vento.
Accarezza i nostri complessi pensieri. E ci trova
Intrecciati come inscindibili, questo vento,
Reti di gardesani da nodi unite dalle loro mani.
E ci vediamo così riflessi nelle tue acque pescose,
Che abbondanti appartengono alla terra.
Riflessi di rose
All’alba trafiggono persino il buio di questa notte.
Accompagna un pensoso racconto
Questo profondo e silenzioso buio. E mi ricorda
Libertà, parola che raccontavi
Nel rivedere la tua Argentina adolescenza, intensa come
I bagliori di giovinezza che arrossavano le tue guance.
Persino turbavano la luna in quiete.
Apparente. Come non ho paura delle tue parole
D’abbandono. S'intrecciano al nostro resta
I due corpi. Sono campane, legate da mani inebriate. E noi due
Diventiamo
Riflessi di lago .
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carlo Rossi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.