Pubblicato il 19/04/2019 14:06:36
Che strane case hanno i morti. Sono porti deserti senza più mari, filari di nomi e di date a dire chi è stato e nell'ora di adesso è passato a memoria. Ogni storia ha qualcosa di uguale, eppure vale il frammento diverso. Confesso rimango appartato in questo consesso di appelli silenti. Viventi lo siamo ed è sempre poco, tra il riso del dramma ed il pianto del gioco.
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