Era un bicchiere la poesia, una volta,
da cui comodamente si beveva
del poeta il pensiero; poi stravolta
venne quell'abitudine, che aveva
tanti indubbi vantaggi, da inventori
d'altri modi di bere, con le mani
direttamente, o da contenitori
fatti nei modi più scomodi e strani.
Scendeva giù sicuro il contenuto,
aiutato da forma del bicchiere:
chissà quanto ora d'esso va perduto,
per le difficoltà che abbiamo a bere!
(E un tempo si capiva se era fresca
acqua soltanto ciò che andava giù,
una bevanda estiva che rinfresca,
o un vino, che valeva assai di più;
adesso quegli astrusi marchingegni
che ospitano il verbo di poesia
si mostrano allo scopo poco degni:
il succo si disperde e vola via! )
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