Pubblicato il 01/07/2019 06:16:17
Tu cerchi in me la purezza della forma, la perfetta matematica della misura, ma il mio verso è solo una soglia, una porta finta disegnata per gioco;
simile a quella di bambini più grandi quando inventavano squadre con poco nel cortile angusto d'una scuola scavalcato in disordine sparso armati solo di calci e pallone.
Così ora non cercare in me uno stile o la perfetta consapevolezza della scittura: lascia che sia la mia urgenza a muovere l'esule passo interiore che torni e ritorni costantemente verso una terra che chiamo il mio altrove,
volto di madre dai tratti a me ignoto, eppure con voce che inseguo e voce che sempre mia terra io riconosco.
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