Ancora il mattino ha il tuo sorriso.
Quella sera.
Al mare, ho rivisto te,
In un gesto di tenerezza che immaginavo rapito.
Invece eri tu,
A venirmi accanto di nuovo,
Senza vento e mentre solitaria era la mia notte;
Come da molte notti ormai.
Ondivago nello spazio dove appena terra e luna
S’incontrano.
Cedendo colore, chiedendo amore.
Sei la porta del vento, non sei
Uno spaventapasseri, ma scheletro del mare, e
Odore del mare è il tuo profumo
Che espandi anche qui, vicino,
In questo mare d’acqua dolce
Che viviamo sul cuscino.
In quel campo infinito ed immenso
Ci ha incontrato l’amore.
Ero come di neve, freddo che tu hai fatto sciogliere.
Il suolo della mia terra mi ha assorbito.
Ritorno, verso il sole.
Ancora il mattino ha il tuo sorriso.
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