Pubblicato il 01/10/2010 17:34:26
Memoria dell’acqua (Urubamba - Perù)
Ricordo, c’era un fiume che scorreva lento anzi lentissimo. E tutti scendevano giù dal treno fermo nella valle lungo la rotaia che costeggiava la sponda sassosa. Qualcuno prendeva un sasso lo accostava alle labbra e poi lo gettava nell’acqua profonda. I più s’inginocchiavano in religiosa mestizia intenti a pregare. O forse a snocciolare una cantilena dai poteri magici capace di risvegliare gli spiriti ancestrali. Altri, protèsi sul filo dell’acqua come per bere sussurravano al fiume una supplica. Mi dissero, di comunicare all’acqua inenarrabili segreti. Che li custodisse lontano, il più lontano possibile negli alvei delle profondità nascoste. Una donna in solitaria attesa aspettò fin quando gli altri risalirono sul treno. Chinatasi sfiorò con le labbra l’acqua limpida anzi limpidissima del fiume. E bisbigliò un messaggio, che lo portasse al suo perduto amore. Ovunque, disse, fin dove giunge l’arcana memoria dell’acqua.
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