Pubblicato il 17/03/2020 20:34:17
C'è sete di sensazioni e la lingua dissente nella sconfitta dei palati. Negli occhi la bellezza primitiva del lampo arde nei solchi bruni della lacerazione. Verrà la madre un giorno e saranno le feste alle Idi di marzo e tu sorriderai alle orcadi guardando Gael e le sue genti. Saranno le menti sparse sul sentiero ormai deserto ad accendere l'interruttore del sole ed a sciogliersi ai primi caldi della supponenza. Le parole saranno il vento della dissoluzione ed il suo frusciare rimuoverà le lastre dell'arroganza. Squame verranno fuori dalla bocca della verità. Pbbl.scrivere-19.05.2019
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