Pubblicato il 17/05/2020 04:37:51
Abbiamo avuto in dote la gioia e insieme la pena o un desiderio che non cede, non sfuma nell’occhio d’un tempo singolare. Cosa c’è stato di mio nel tuo?
So che se potessimo voleremmo d’abbracci e saremmo come i sorrisi quando nascono – il centuplo in terra –
Sei l’acqua nella bocca di chi ha sete, il laccio stretto al mio polso e il sollievo. Rimani la mirra appoggiata sul respiro. Amo tutti i nomi che mi hai destinato.
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