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Sergio e Cristina

di Gil
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Pubblicato il 08/06/2020 00:12:33


Ho chiamato a raccolta le mie ossa
le ho nominate eredi della terra
con cui verrò ricoperto nel giorno dei giorni.
Ho dato alla carne le mie ultime istruzioni
ho disposto ogni cosa in disordine
affinché vi sia una sequela di epiteti
che non siano maledizioni
ma solo rievocazioni d'un nome
affinché non scompaia del tutto
la memoria dei segni. Ho lasciato
un ricordo alla seduta migliore: dei nastri
di carta, coriandoli di versi
nati durante le albe migliori
quando il risveglio aveva le ore contate
e il piacere del culo farsi ribelle ai doveri
nel dispiacere acuto di non dirsi in vocali
che a stento riuscivano a diventare
un discorso, contrappunto alle grida del cielo
in un cortile di uccelli e di cani ammaestrati
a deiezioni mai fuori orario
pena il sovvertimento del mondo. Intanto
ogni giorno un poco di più tendo a morire
per ora tra Sergio e Cristina, poche righe per volta
nella dolcezza tattile d'una pagina sfogliata.


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